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  • Immagine del redattoreKira Writer

Vi racconto di Clara...

Di cosa posso parlare nel mio blog se non d’amore? Un’eterna romantica come me che crede ancora nei sogni e nel principe azzurro. Quindi oggi voglio parlarvi di quell’amore che ti soffoca il cuore quando qualcuno ti manca, quell’amore che ti lenisce le ferite quando sei triste, quell’amore che riempie di fuoco e desiderio. E l’amore è dolcezza e sofferenza insieme, un misto tra magico potere gioioso e una maledizione delle corde del cuore.

E Clara, la mia amica, lo sa bene quanto me.

Ma per parlarvi di lei, di cosa prova, di cosa si emoziona devo prima parlarvi di Calypso.

Calypso, dea del mare, con i suoi lunghi capelli corvini accoglieva i viandanti del mare. Con quegli occhi di colore del ghiaccio, ammaliava ogni passante. Uomo o donna che sia. Uno sguardo seducente che riscaldava gli animi e freddava l’inferno. La pelle scura per le ore passate al sole, mentre cantava come una sirena insaziabile. Il corallo rosso le tatuava le braccia, le conchiglie bianche le coprivano i fianchi.

Quanti ha amato, quanti l’hanno amata. Ma alla fine, sono andati tutti via.

Clara è come Calypso. Tutti la guardano, la cercano, la vogliono. Però tutti si nascondono da lei. Forse proprio perché ama così tanto che alla fine la odiano tutti. Incondizionatamente lei si concede, alla vita, alle emozioni, alle persone e all’amore. Lei si brucia al sole perché corre finché non trova le onde del mare.

E’ tanta roba Clara, non è né bianco né nero...è Indaco. Si butta a capofitto e con tanta caparbietà in ogni cosa. Intensamente dirompente, forte e determinata, come la dea del mare sovrasta gli scogli, la spiaggia e il mare. E questa sua benevolenza è la sua eterna dannazione. Viene incompresa, in ogni suo gesto. La sua individualità spaventa, la sua bellezza incanta, e nessuno vi può competere. Potresti mai contenere il mare in un bicchiere? Potresti mai spegnere una stella? Potresti mai fermare il vento?

E quindi a volte Clara, come Calypso è malinconica, perché lei ha dato tanto ma alla fine anche chi l’ha amata…la odia. E la odia perché non può averla, contenerla fermarla e spegnerla.

In lei vive un dualismo unico che solo una dea può avere. Lo si vede dai suoi occhi di due colori, dai sigilli sulla sua pelle, dal suo profumo di libertà, dai suoi capelli ribelli.

Ma attenzione a non mancarle di rispetto, potrebbe travolgerti la collera, più di come ti colpirebbe l’amore.

E non idealizzarla, lei non cerca questo.

Guardandola l'altro giorno ho capito la sua condanna.

Lei è troppo per tutti.

E’ solo un’anima libera che vola nella natura fino ad fondersi con essa. E’ solo uno spirito che ospita i randagi. E’ solo pura energia che travolge tutti. La mia amica è la più forte. La mia amica è la più fragile. Solo che nessuno l’ha capito.

Nessuno ha capito che per amare veramente devi condividere, devi parlare, devi urlare, devi emozionarti, comprendere e capire. Da entrambe le parti.

Alla fine tutti, uomini o donne, le chiedono e pretendono le sue attenzioni. Si arrogano il diritto di essere amati…ma chi ama Clara? Chi abbraccia Clara? Chi guarda con desiderio Clara?

Credo solo lei.

Davanti lo specchio.

Questo per dirvi, cari tutti, che ci sono poche persone come Clara, uniche direi, che si completano da soli, bastano a sé stessi come gli dei. Ma la loro parte mortale li rende fragili e alla costante ricerca di una metà.

Se un giorno incontrerete Clara sul vostro cammino, prendetela come un dono, apprezzatela così. Avrà i suoi pregi e avrà i suoi difetti, ma di una cola cosa sarete certi, vi lascerà sicuro qualcosa di buono su cui riflettere, qualcosa da ammirare, qualcosa da custodire.

A te Clara che starai leggendo (probabilmente) queste umili parole, voglio dirti di non interrogarti troppo sul perché, su come, su chi… io so che un giorno troverai la pace e la serenità. Sarà un viaggio lungo ma di gran lunga più emozionante.

Arriverà.

©Kira_Writer


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